SRT-Onefeel

Biografia

Accolto nel branco di “squali” di Gran Turismo in una fase di sostanziale maturità del team, Onefeel ha saputo ritagliarsi un ruolo di spessore integrandosi ben presto nelle peculiari dinamiche del gruppo; un’impresa lodevole alla luce delle barriere linguistiche che lo separavano da buona parte dei compagni, provenienti da zone un po’ più in giù del Po.

Ma è risaputo come i confronti interculturali costituiscano un’opportunità di ricchezza: ed è grazie a questi scambi se i compagni siculo-calabresi abbiano ormai preso l’abitudine di ingurgitare sushi anche a colazione, mentre lui sia solito parcheggiare la propria auto a spina di pesce anche nella Galleria Vittorio Emanuele II.

Grande appassionato da sempre di F1, si distingue in pista per la sostanziale prudenza con cui approccia le corse: un fattore che rende la sua guida poco fallosa, ma a volte meno proficua del suo vero potenziale.

Il suo motto, in pieno stile pay off di brand che mira a fatturare emozionando, è “Prendi queste ali rotte e impara a volare”: come a intendere che ogni avversità possa essere superata, basta volerlo realmente.

Tranne se monti le comfort dure sul bagnato a Gran Turismo, lì le ali devi proprio buttarle.

Hacker di professione, ogni qualvolta non lo si veda bazzicare i party aleggia tra i compagni il timore che l’FBI lo abbia pizzicato e gettato in una cella a Guantanamo.

Se lo vedete correre con la bandierina americana, saprete il perché.